CUORGNE’ - Dopo aver aumentato la capienza massima di posti e alzato il sipario a giugno 2023 (ad un anno dalla terza inaugurazione del fine lavori) per un evento Aperibook, il teatro comunale dedicato a Tullio Pinelli è in cerca di «autore» o meglio di un gestore. A riportare l’attenzione sul gioiellino di piazza Boetto ci ha pensato il gruppo consiliare «Cuorgnè c’è» con un’interpellanza ad hoc discussa venerdì 4 agosto in consiglio comunale.
Dai banchi dell’opposizione, Davide Pieruccini e Lidia Perotti, hanno chiesto lumi sullo stato dell’arte dei lavori al «Pinelli», sul perché sia passato circa un anno prima di assistere ad un evento dopo il taglio del nastro e sul suo futuro utilizzo per attività teatrali e di spettacolo.
«Negli ultimi anni il teatro comunale è stato oggetto di diversi interventi di sistemazione – ha spiegato l’assessore Lara Calanni Pileri – a giugno 2021, con il termine dei lavori, è stato restituito alla collettività pronto a riaprire al pubblico con una capienza massima sotto i 100 posti. Ci è stata subito prospettata la possibilità di aumentarla. Una chance, che a livello di fruizione, avrebbe sicuramente migliorato la gestione del teatro. Per questo motivo, vista l’impossibilità di chiedere una deroga alla normativa, è stata subito attivata tutta la procedura necessaria per arrivare a 124 posti di capienza massima. La pratica è stata presentata ad aprile 2022 e approvata con parere favorevole dei vigili del fuoco a settembre 2022. Nel frattempo, gli importi degli interventi di adeguamento richiesti sono passati in Consiglio dove si è discusso della realizzazione dell’impianto antincendio nel sottotetto e anche di un sistema di adeguamento di una porta con maniglione antipanico per un importo di più di 22mila euro complessivi. Finalmente, a giugno 2023 con il deposito della Scia antincendio abbiamo ottenuto la massima capienza possibile per il teatro».
A bilancio sono stati stanziati 5mila euro, troppo pochi per Pieruccini e Perotti. «Il teatro è stato inaugurato a giugno del 2022 – ha aggiunto il consigliere di maggioranza Lino Giacoma Rosa – fin dall’inizio del nostro mandato il sottoscritto e l’assessore alla cultura Ronchietto abbiamo preso contatto con diverse realtà del mondo dello spettacolo al fine di verificare le possibilità di dare in gestione il teatro ad un soggetto esperto che potesse garantire stagioni teatrali di livello in modo da dare il massimo risalto a quello che tutti definiscono una “bomboniera”. Tutti i soggetti interpellati hanno evidenziato la necessità di utilizzare a pieno regime lo stabile, perché pochi posti equivale a un numero esiguo di biglietti venduti con l’impossibilità di ricavi sufficienti a mantenere la struttura e organizzare gli spettacoli. Purtroppo, la procedura per aumentare la disponibilità di posti si è rivelata più lunga e complessa del previsto. Questo non ha consentito di partire subito con l’affidamento della gestione».
Nei mesi precedenti il teatro è stato saltuariamente aperto al pubblico in occasioni speciali come le giornate del Fai. Numerose sono state le scolaresche, provenienti anche da fuori territorio, che accompagnate a visitare il territorio hanno potuto ammirare la struttura. «Sulla decisione di posticipare l’effettiva riapertura al pubblico ha influito anche il timore di costi troppo elevati di riscaldamento - aggiunge Giacoma Rosa - con il caro energia che ha messo a dura prova negli ultimi anni le casse comunali. Senza uno storico, non siamo, infatti, in grado di quantificare esattamente la spesa per riscaldare l’immobile. Stiamo lavorando con l’assessore per la programmazione futura ad una manifestazione di interesse per la gestione del teatro. Verranno comunque organizzati eventi singoli dal Comune, grazie a contatti intercorsi con compagnie teatrali e gruppi musicali interessati ad esibirsi sul palco del Pinelli. Analogamente, è stata contattata la Fondazione Piemonte dal Vivo per la programmazione di una nuova stagione teatrale».