RIVAROLO CANAVESE - Si avvia verso una conclusione soddisfacente per tutti, almeno nelle intenzioni, la lunga querelle, diventata caso nazionale, dei bimbi esclusi dalla squadra giovanile della Rivarolese Calcio e che, nei giorni scorsi, aveva scomodato persino i vertici del calcio: dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, che ha telefonato al presidente della società canavesana, fino al numero 1 della Fifa, Gianni Infantino. Ieri pomeriggio, il summit in municipio convocato dal sindaco Martino Zucco Chinà con i vertici della Rivarolese, ha raggiunto un primo importante obiettivo.
Da un lato il Comune si è impegnato a fare il possibile per recuperare tutti gli spazi dedicati alla pratica sportiva, in particolare per quel che riguarda i campi di calcio a 5 di via Merlo, oggi in condizioni pietose. Dall'altro la società ha dato la sua disponibilità al reinserimento dei bimbi inizialmente esclusi, garantendo una rotazione su tutte le squadre delle «trasferte» obbligate per allenamenti e partite a San Giorgio Canavese e Ozegna in modo da ridurre i disagi.
«Ora speriamo che cali il sipario sulla vicenda - ha sottolineato il primo cittadino, Martino Zucco Chinà - anche per limitare la sovraesposizione mediatica ai piccoli e tutelare la loro posizione». Il sindaco ha poi garantito che, nel più breve tempo possibile, l'amministrazione comunale si farà carico di superare gli ostacoli burocratici che, al momento, non hanno permesso l'utilizzo del nuovo campo in erba naturale alle spalle del polisportivo di via Trieste.
Campo che potrà essere fondamentale per le attività della Rivarolese ma per il quale sarà necessario affrontare importanti spese di manutenzione, anche solo per l'irrigazione del manto erboso. «Abbiamo rilevato l'intenzione, da parte di tutti, di risolvere i problemi - ha sottolineato il sindaco - come avevo auspicato già alcuni giorni fa, con un po' di buon senso è possibile arrivare a delle soluzioni».