CANAVESE - Nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, anche in Canavese non mancano gli spunti di riflessione su un fenomeno, purtroppo, sempre più d'attualità. Come la procuratrice capo d'Ivrea, Gabriella Viglione, ha spiegato non più tardi di una settimana fa, in questo territorio, ogni anno, vengono attivate 700 procedure di «codice rosso» per violenze, molestie, stalking. Una media di quasi due al giorno.
Nel corso dell'ultima settimana tutte le amministrazioni comunali del territorio, le scuole, le associazioni di volontariato, hanno rimarcato l'impegno contro la violenza di genere. Con panchine rossi, convegni, manifestazioni e cortei. Ma c'è ancora molta strada da fare. Giusto l'altro giorno vi abbiamo raccontato di un drammatico caso avvenuto domenica scorsa a Rivara, dove una donna è stata picchiata dal marito ed è stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Lei e il padre che ha tentato di difenderla. Ma quello di Rivara non è stato un caso isolato.
Lo ha confermato, ieri a Cuorgnè, il capitano dei carabinieri della compagnia di Ivrea, Manuel Grasso, intervenendo nel corso dell'inaugurazione della panchina rossa alle scuole. Nel giro di una settimana sono state attivate altre quattro procedure «codice rosso» per violenze: a Rivarolo Canavese, Borgomasino, Ivrea e Castellamonte. Denunce di donne alle prese con compagni che si sono resi protagonisti di molestie di vario genere e che, purtroppo, hanno contribuito a mantenere le statistiche.