QUINCINETTO - La Città metropolitana di Torino è disponibile a prendere in carico il ponte sulla Dora Baltea e sull’autostrada A5 che, a Quincinetto, collega il paese alla statale 26. È questo l’esito più importante dell’incontro che, nell’ambito dell’iniziativa «Comuni in linea», il vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici e alle infrastrutture Jacopo Suppo ha avuto nel pomeriggio del 5 marzo con il sindaco di Quincinetto, Angelo Canale Clapetto.
Com’è stato sottolineato nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato anche il dirigente e un tecnico del dipartimento viabilità e trasporti della Città metropolitana, in caso di chiusura dell’autostrada Torino-Aosta per una qualche emergenza, il ponte, che è oggetto di un contenzioso legale tra il Comune e la concessionaria autostradale Ativa, sarebbe l’unico collegamento tra Quincinetto e il resto del territorio metropolitano. L’infrastruttura necessita di interventi a seguito dell’usura patita da alcuni giunti di dilatazione ed è attualmente oggetto di una limitazione nel transito dei veicoli pesanti, anche se un esperto del Politecnico, a seguito di una perizia, ha escluso pericoli per la stabilità del manufatto.
Il primo cittadino, Canale Clapetto, e il vicesindaco metropolitano Suppo hanno convenuto sul fatto che la manutenzione ordinaria e straordinaria del ponte è un onere troppo pesante per le casse del Comune. «Trattandosi di un’infrastruttura di rilevanza sovracomunale, è giusto che la Città metropolitana la prenda in carico, insieme al tratto di viabilità che raccorda il ponte alla diramazione 1 della strada provinciale 69 - sottolinea Suppo – È un onere che il nostro Ente può accollarsi, per sgravare il Comune da un impegno finanziario che va oltre le sue possibilità».
Il confronto riguarda anche la ripartizione delle spese per la manutenzione ordinaria e lo sgombero della neve sulla strada comunale che collega il capoluogo alla borgata Santa Maria. Il Comune chiede alla Città metropolitana di continuare ad accollarsi una parte delle spese. Le due amministrazioni studieranno una soluzione che consenta all’Ente di area vasta di fare ancora la sua parte per garantire la viabilità che serve una zona in cui sono presenti numerose abitazioni e alcune aziende agricole.